de La Nuova Provincia del 24 novembre 2020

Dottoressa Lei ha conseguito un Master in Nutraceutica presso l’Università degli Studi
di Pavia e si sta specializzando in Dietetica e Nutrizione Clinica sempre presso l’Università
di Pavia. Nutraceutica e Stile di vita corretto possono essere di aiuto per prevenire e
combattere i malanni legati alla stagione invernale?

Letteratura scientifica crescente e importante dice che uno stile di vita che
comprenda attività fisica e alimentazione bilanciata con un adeguato carico calorico –
proteico e un basso indice glicemico abbia un significato preventivo nei confronti
delle infezioni virali. In caso di contagio la prognosi migliora.

Da quando è esplosa la Pandemia di Sars-Cov 2, diverse Università Italiane, in
collaborazione con Università Straniere, hanno avviato ricerche relative alla relazione
esistente tra alimentazione, infezione, gravità della infezione e recupero post-infettivo.

Ricordo nello specifico uno studio clinico fatto presso la Università di Parma che conferma
il ruolo giocato dalla alimentazione nel contrastare le infezioni respiratorie di origine virale.
Questa analisi e stata pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients.

Riporta studi in vitro, osservazionali e clinici che mostrano l’importante ruolo delle
Vitamine A,C,E, degli Acidi Grassi Omega 3 e dello Zinco nel modulare la risposta
immunitaria.

Una dieta equilibrata accompagnata da una adeguata attività fisica è un cardine
fondamentale delle nostre difese immunitarie.

Stiamo parlando di Sistema Immunitario. Il 75% del Sistema Immunitario si trova
nell’intestino. Esiste una relazione tra il cibo che introduciamo tutti i giorni e la
composizione dei microbi che compongono l’intestino?

I batteri presenti nel nostro intestino non sono tutti uguali. Con l’alimentazione possiamo
favorire alcuni ceppi batterici rispetto ad altri. Possiamo favorire la crescita di batteri buoni, ovvero quelli che ci aiutano e ci sostengono.

I batteri che colonizzano il nostro intestino influenzano la nostra resistenza alle infezioni?
Esiste una rete locale di comunicazione tra i microrganismi che popolano l’intestino e
questo organo così importante.

Si crea un Network grazie al quale i batteri intestinali intervengono nella regolazione e
nello sviluppo del Sistema Immunitario, ci proteggono dai patogeni e regolano la sintesi e
l’assorbimento di nutrienti e vitamine.

Un mio amico medico dice sempre che noi assorbiamo quello che i batteri intestinali ci
lasciano dopo avere banchettato con il cibo che introduciamo.

E’ dunque importante l’assunzione di probiotici, ovvero di batteri buoni?

E’ fondamentale. Pensi che una recente revisione scientifica del 2018 ha concluso che i
probiotici aumentano addirittura la risposta alla vaccinazione antinfluenzale.

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha dimostrato che l’uso di batteri buoni e prebiotici
riduce la durata delle infezioni virali.

E’ senz’altro necessario fare ulteriori studi scientifici ma le premesse sono assolutamente
positive.

Con lo scoppio della seconda ondata di Covid-19 si è riacceso il dibattito intorno al ruolo
degli integratori nutrizionali nella prevenzione e nel trattamento della malattia.

In una recente intervista il Dott. Arrigo Cicero presidente della Società Italiana di
Nutraceutica sottolinea che letteratura scientifica crescente dimostra che il mantenimento
di un adeguato stile di vita che preveda attività fisica e alimentazione con adeguato carico
calorico- proteico e basso indice glicemico possa offrire vantaggi sia in termini preventivi
che prognostici in caso di contagio.

Relativamente alla integrazione, questa va valutata e finalizzata al mantenimento generale
della funzione immunitaria.

Il concetto è ottimizzare il Sistema Immunitario.

Gli interventi consigliati sono uguali a quelli suggeriti per la prevenzione delle comuni
malattie da raffreddamento del tratto respiratorio superiore.

Il Dott. Cicero ricorda l’importanza della supplementazione con alcuni oligoelementi
essenziali nella gestione della risposta infiammatoria e immunitaria quali Zinco e Selenio.
Trova consenso l’impiego di nutraceutici come il Trans-Resveratrolo e l’Echinacea.

Ricordo infine che i virus determinano uno stress ossidativo che conduce alla morte delle
nostre cellule.

Dunque fondamentali sono sostanze con elevato potere antiossidante come Glutatione,
Vitamina C e Polifenoli che ci proteggono dallo stress ossidativo.

E la Vitamina D?

E’ ormai noto che la Vitamina D sia in grado di esercitare attività extrascheletriche.
E’ risaputo che viene utilizzata nelle patologie autoimmuni.

Lavora sulla funzionalità endoteliale. Esercita attività di carattere immunomodulatorio.
Modula in particolare l’espressione di alcune citochine infiammatorie come le IL6.

Studi precedenti all’epidemia Sars-Cov2 relativi a patologie respiratorie, hanno
dimostrato un ruolo protettivo della Vitamina D. Parliamo di prevenzione a livello
primario.

La Vitamina D è di grande aiuto soprattutto nella stagione invernale.

Il Dott. Caccialanza, Primario dell’Unità Operativa della divisione di Nutrizione e Dietetica
Clinica del San Matteo di Pavia, in una recente intervista illustra uno studio NutriCovid
multicentrico che ha coinvolto 10 ospedali italiani. Sono stati arruolati circa 800 pazienti.

Lo scopo è quello di indagare la associazione tra stato nutrizionale, alcuni parametri emato
chimici tra cui la vitamina D e risultati clinici durante i ricoveri. A breve verranno resi noti i risultati.

Recentemente abbiamo assistito a una violenta polemica relativa alla Lattoferrina,
proteina che se non erro si trova anche nel Colostro.

Il primo latte o Colostro è ricco di componenti immunologici e fattori di crescita.
Nel Colostro sono presenti tra gli altri due componenti: Lattoferrina che è una proteina
legante il ferro con proprietà antibatteriche e antivirali e Lisozima. Il Colostro a livello di
pelle promuove la cicatrizzazione delle ferite.

Lisozima è un enzima naturalmente disponibile nel corpo umano.
E’ presente nelle lacrime, nel latte, nella saliva e nel muco.

In natura si trova nelle uova. Formaggi come il Parmigiano contengono Lisozima.
E’ anche registrato come farmaco.

Sul foglietto illustrativo del Farmaco è letteralmente riportato: attività antivirale diretta.

Esercita un particolare effetto immunomodulatore sull’ecosistema batterico intestinale.

Troviamo integratori un po’ dappertutto. Gli integratori hanno tutti la stessa valenza? Come facciamo ad orientarci? Come decidere quale sia il prodotto più adatto?

I prodotti devono essere suggeriti da personale competente che sia in grado di
differenziare i consigli in base all’utente. La personalizzazione è fondamentale.

Bisogna evitare il fai da te. La scienza della integrazione è una scienza in senso stretto
In una situazione drammatica come quella attuale, il fai da te è assolutamente sconsigliato.

Fondamentale è l’utilizzo di prodotti standardizzati e preparati con una tecnica
farmaceutica che ne permetta una buona biodisponibilità.

Quali indicazioni possiamo dare ai nostri ascoltatori sulla durata dei trattamenti? E
sulla posologia?

In linea generale si consigliano cicli medio –lunghi ma, ripeto, fondamentale è il
consiglio dell’esperto.

Dottoressa, è disponibile a rispondere a domande, dubbi, curiosità dei nostri lettori?

Certo! Abbiamo attivato un numero di telefono dedicato per Whatsapp, SMS, servizio Prenotafarmaco 351-6021123.
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Oppure siamo disponibili direttamente in Farmacia.

Dottoressa grazie!

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