Perchè parlare di Curcuma longa (Turmeric) e di Curcuminoidi?

Per approfondire le conoscenze su una pianta divenuta importantissima e di estrema attualità da quando si è scoperto che la maggior parte delle malattie croniche del nostro secolo sono imputabili ad una ” infiammazione  silente “ dell’ organismo.

La Curcuma longa è la specie più conosciuta e studiata. Il nome “curcuma” deriva dalla parola araba “Kurkum” che significa “giallo”. Probabilmente si riferisce al colore giallo intenso caratteristico del rizoma del vero Turmeric, parola questa che origina dal latino medievale “terra merita” o “ottima terra” riferita al colore del suolo ricco di metallo dove cresce la pianta. La Curcuma è nota anche come Haldi in India, Jiang Huang in Cina e come Indian saffron (zafferano delle Indie) in Europa (Aggarwal, 2007)..

Chimicamente i curcuminoidi appartengono al gruppo dei polifenoli che rappresentano la primaria sorgente di antiossidanti dell’alimentazione umana.

Più di 8000 polifenoli sono contenuti in frutta, uva, verdura, cereali, legumi, olio extravergine di oliva, cioccolato fondente ed in alcune bevande (vino rosso, tè, caffè).

Dunque gli effetti biologici della Curcuma sono ascrivibili a quelli dei Polifenoli di seguito riportati.

Come si vede sono molteplici e importantissimi per la salute umana gli effetti scientificamente dimostrati dei polifenoli studiati dalla Nutraceutica, scienza nuovissima che deriva dalla sintesi tra   “nutrizione” e “farmaceutica“.

Nutraceutici sono quei principi contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute. Si trovano in natura, ma la trasformazione industriale tende ad azzerarli. I nutraceutici possono essere estratti, sintetizzati e utilizzati per gli integratori alimentari, oppure addizionati agli alimenti.

E’ raro trovarli negli alimenti in quantità sufficiente ad ottenere dei benefici.

Le quantità minime dei nutrienti utili per ottenere effetti salutistici sono disciplinate da regolamenti europei  nei quali vengono elencati i claim (frasi esplicative del beneficio procurato) utilizzabili.

In questo articolo ci soffermiamo sulle proprietà della Curcuma legate ai benefici sui i processi infiammatori.

La Curcuma è un  scarsamente assorbita dall’ organismo.

Le sue concentrazioni dopo somministrazione orale sono particolarmente basse.

Il Farmacista si pone dunque il problema:

come rendere il prodotto biodisponibile, come fare perché venga assorbito dall’organismo velocemente e in quantità sufficiente così da ottenere l’effetto desiderato?

Prove sperimentali dimostrano che il rizoma essiccato naturalmente e lavorato con Lecitina (ovvero fosfatidilcolina ) viene assorbito molto bene e raggiunge una concentrazione ottimale .

In gergo farmaceutico si parla di Curcuma Fitosoma.

Quale è la posologia migliore?  500 mg due volte al giorno  per almeno  un mese.

Il nostro apparato osteoarticolare ringrazia !